Gioia

Gioia. Curatrice del sito; Sole in Capricorno, nella casa della Bilancia (settima): ascendente Cancro: Urano-Venere-Luna perfettamente congiunti in Scorpione, nella casa del Leone (quinta).

_La via dello Scorpione

è la più tortuosa, difficile (impervia) dello Zodiaco: irta di ostacoli, di nemici d’affrontare. (Ineccepibile rappresentazione del viaggio dell’eroe alla base di tutte le narrazioni romanzesche e filmiche.) Il cammino scorpionico è faticoso per fato e/o per stessa volontà – conscia o inconscia – del nato sotto il segno. Ma il punto finale del percorso dello Scorpione è “la Grotta di Alì Babà”. Dice lo Scorpione: «Apriti Sesamo!». E ha accesso alla grotta. Oscura. Le torce all’improvviso s’accendono e: meraviglia! all’interno d’essa appaiono scrigni, forzieri, traboccanti di monete d’oro e d’argento: gioielli. Magici.

La Grotta dello Scorpione nella versione di Gioia.

_Natale

Il Natale è festa (dal greco φῶς (phaos/phōs) e dal latino festum o a dies festus che indica “giorno di gioia”) posta sotto il segno del Capricorno, il segno invernale per antonomasia. La struttura del segno Capricorno contiene nella sua zona celata Venere (caduto) e la Luna (esiliata). Fuori: l’ambiente inospitale: il gelo, la tempesta di ghiaccio. Dentro (la casa; la zona nascosta del Capricorno): il calore, la mensa imbandita, la famiglia, l’albero di Natale.

La festa cristiana si sovrappone ai Saturnali (Saturnalia) romani che da un certo punto in poi culminarono nel giorno del Sol Invictus, cioè del Sole invincibile che celebrava divinità solari come Apollo e Mitra su cui poi si sarebbe andata a sovrapporre la figura di Gesù.di Nazareth. Il Natale è posto a tre giorni dal solstizio d’inverno, il momento più oscuro di tutto l’anno. Da lì in poi le giornate s’allungano. Il numero tre rimanda alla resurrezione di Gesù che avviene dopo tre giorni dalla sua morte.

Babbo Natale è figura natalizia costruita sulla base di una triade di personaggi: l’Odino norreno, San Nicola di Bari (270 circa, Turchia – 6 dicembre 337 Myra) e Saturno, che per i romani era dio dell’Età dell’Oro.

_Il Natale nella versione di Gioia.

_Il Cancro 

Rappresentato in astrologia dal Cancro-granchio, crostaceo dal contenuto tenerissimo che si protegge con una corazza. Il Cancro non è offensivo, “armato fino ai denti”, come il segno opposto Capricorno. In quanto guerriero, non usa tanta un’arma (Marte) come il Capricorno, ma uno scudo. Il Cancro si protegge, si difende: è estremamente resistente e in definitiva riesce ad ottenere risultati analoghi a quelli del Capricorno,  usando il combustibile del gioco e del sogno e non dell’ambizione. (E certo, ambizione e sogno tendono a coincidere.) 

_Il Cancro secondo Gioia

Il Cancro (ascendente) nella versione di Gioia.

 

Negli ultimi tempi Gioia ha comprato molte chiocciole: salvandole dalla cucina, dai ristoranti. Le tiene in casa, curandole e mettendole in contatto con i suoi bimbi. La chiocciola è molle, fragile, come il cuore cancerino. Ed è più raffinata di un granchio. Il suo guscio è gracile ma infinitamente più “spirituale”. Infatti la sua spirale disegna la sezione aurea, la proporzione divina, geometria diffusamente famosa grazie al matematico Fibonacci, ma già presente misteriosamente persino nella Piramide di Cheope e ripresa ripetutamente in tanti dipinti famosi da artisti consapevoli di questa matematica straordinaria. La chiocciola silenziosa e pensosa; con i suoi occhi retrattili, con i suoi tentacoli tattili, con la sua lentezza zen che ci inserisce in un’altra dimensione della realtà. La chiocciola si relaziona al segno del Cancro, ascendente di Gioia.